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Metamfetamina - ChemSex

Metamfetamina

Cosa è, come si usa e quanto se ne usa

Metamfetamina, conosciuta come Crystal, CrystalMeth, Tina, Cristina, Ice, Crank, Yaba, Shaboo, Speed (in associazione con caffeina)

Inserita nella Tabella 1 del Testo unico sugli stupefacenti (DPR 309/90)

Derivato dell’amfetamina, è un potente stimolante psicomotorio. Rispetto all’amfetamina ha una azione più potente e più prolungata.

La forma più diffusa è una polvere, o cristalli bianchi o trasparenti, dal sapore amaro, che si scioglie in acqua. 

Abitualmente viene fumata con una pipetta. Può essere sniffata o, più raramente, iniettata in vena. 

La polvere può venir inserita attraverso l’ano o nell’uretra, per essere assorbita attraverso le mucose. La presenza di cristalli di metamfetamina inseriti nel retto può provocare la rottura del preservativo durante i rapporti anali.

La Metamfetamina viene fumata e il quantitativo di una pipetta di 50 milligrammi è una dose efficace. Se viene sciolta e bevuta vengono usati 150 mg. La dose iniettabile è 100 mg.

L’overdose da metamfetamina si manifesta per i suoi effetti di forte stimolo del cuore e l’aumento della temperatura corporea.

Sostanze che hanno un’azione simile

4-metilamfetamina (4MA)

Effetti desiderati

Eccitazione, benessere.  Stimolazione dell’attenzione. Energia e fiducia in sé stessi aumentano. Si provano euforia e socievolezza. Aumento del desiderio sessuale, diminuzione del senso di stanchezza, perdita delle inibizioni sessuali.  La metamfetamina può ritardare l’eiaculazione e permettere rapporti sessuali più lunghi.

Sesso e metanfetamina

La metamfetamina si usa per sedute non stop di sesso, facendo sentire molto eccitati. Ti fa prendere dei rischi che non prenderesti mai senza esserti fatto, per la perdita di inibizione e controllo.

Spesso rende difficile l’eiaculazione e l’erezione.

Durante una sessione con metamfetamina tenere a disposizione preservativi e lubrificanti, perché la durata dei rapporti ne richiede un uso senza limitazioni.

Il sesso con i consumatori abituali di metamfetamina è stato descritto come freddo, aggressivo e sconnesso.

Effetti tossici e rischi

Dopo aver preso della metamfetamina si possono verificare:

  • Ansia, irrequietezza, insonnia, deliri di megalomania, paranoia, psicosi, allucinazioni (compresa la sensazione di avere degli insetti che si muovono sul corpo. 
  • Depressione e comportamenti aggressivi e violenti. 
  • Aumento del battito cardiaco, dolori al torace, difficoltà a respirare.
  • Dolori addominali, vomito.
  • Tremore, forte sudorazione, pupille dilatate, convulsioni. 
  • La temperatura del corpo diventa molto alta.

I casi di morte da intossicazione acuta da metamfetamina sono secondi solo a quelli da eroina.

Sniffare metamfetamina danneggia le mucose nasali e, se ingerita, quelle dello stomaco. 

Effetti tossici quando si usa abitualmente

Chi si fa abitualmente va incontro ad uno stato di agitazione permanente, di insonnia, con episodi di paranoia che possono diventare dei veri deliri psicotici. Alterazione del ciclo mestruale, comparsa di foruncoli, perdita di appetito e di peso. In coloro che si fanno abitualmente di metamfetamina, in particolare coloro che si iniettano la sostanza, si parla di “bocca da metamfetamina” per i marcati danni ai denti e alla bocca, con fratture e caduta spontanee di denti.

Malnutrizione

Gravi conseguenze dovute all’ipertensione e alle malattie cardiovascolari, alta incidenza di infarto miocardico. 

Tremore, frequenti mal di testa, convulsioni. Incremento marcato del rischio di sviluppare Parkinson in età media e avanzata, se l’abuso ha comportato danni del sistema dopaminergico.

Fumare metamfetamina causa problemi respiratori e polmonari. 

Per la mancata osservanza delle regole del safesex, maggior incidenza di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili.

Dipendenza

Il rischio di dipendenza è molto elevato. La dipendenza comporta difficoltà nelle attività della vita quotidiana, nella comunicazione e nella gestione del tempo, con disturbi della memoria.

Astinenza

La sindrome di astinenza è molto marcata. Insorge nei consumatori abituali dopo 24 ore dall’ultima assunzione e presenta sintomi psicologici, psichiatrici e fisici.

Nella fase acuta si hanno grave malessere, irritabilità, melanconia, ansia, impossibilità di dormire e grave affaticamento, desiderio molto intenso di farsi di nuovo, paranoia, fantasie di suicidio, incapacità a stare fermi.

Nella fase successiva, che può durare fino a 12 mesi: disturbi del piacere e delle relazioni con gli altri, desiderio molto intenso di farsi di nuovo (craving), eccitazione e ansia, malessere, disturbi dell’umore e del sonno.

Interazione con farmaci e droghe

Con cocaina: aumento del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa.

Con alcol: mascheramento degli effetti dell’alcol e falsa sensazione di non essere ubriachi, che può condurre a gravi incidenti.

Con altre amfetamine, mefedrone e cocaina: aumento del rischio di grave intossicazione.

Con GHB/GHL: per il mascheramento dei segni di tossicità da GHB/GHL aumento del loro rischio di overdose.

Con eroina e oppiacei: rischio di blocco del respiro e di overdose.

Con cannabis e altre amfetamine: aumento dei sintomi psicotici in chi ha tendenza a disturbi di questo tipo.

Con gli EDA (Agenti della Disfunzione Erettile) sildenafil, tadalafil e vardenafil, generalmente detti Viagra: aumento del rischio cardiaco.

Con gli antidepressivi: rischio grave di aumento della pressione arteriosa e di sindrome serotoninergica.

Aumentano la tossicità della metamfetamina farmaci che rallentano la sua eliminazione, fra i quali: amiodarone, citalopram, codeina, fluoxetina, aloperidolo, metadone, paroxetina, acido valproico.

Interazione con la terapia antiretrovirale

Il cobicistat, un farmaco usato in alcune terapie antiretrovirali, rallenta l’eliminazione e aumenta durata d’azione e tossicità della metamfetamina.

Nella terapia antiretrovirale, la metamfetamina può interferire con gli inibitori della proteasi, che ne rallentano l’eliminazione.  

I consumatori abituali di amfetamine seguono male la terapia antiretrovirale.

Consigli per un uso più sicuro della metamfetamina

La metamfetamina dà rapidamente dipendenza ed assuefazione.

Può diventare difficile pensare di fare del sesso senza prendere della metamfetamina. Si deve evitare di ripetere l’uso di metamfetamina senza che passino molti giorni fra una volta e l’altra per ridurre il rischio di dipendenza.

La metamfetamina può lasciare degli effetti psichiatrici gravi, anche dopo la sua sospensione. Se si ha conoscenza di avere avuto degli episodi di psicosi evitare di usarla.

L’uso iniettabile è il più pericoloso e si deve evitare.

L’utilizzo di pipe in comune può essere pericoloso per la trasmissione di HIV ed epatite C perché possono essere roventi e causare delle bruciature, con contaminazione di sangue.

Le sostanze amfetamino-simili:

  • Stimolano un’attività fisica eccessiva. Si deve bere acqua in modo adeguato, evitando di esagerare per evitare di diluire troppo i liquidi del corpo
  • Non devono essere prese con altre sostanze, in particolare alcool e cocaina, perché aumenta il rischio di intossicazione, con conseguenze anche molto gravi
  • Possono portare ad una attività sessuale non controllata. Le precauzioni per il sesso sicuro devono essere mantenute sempre presenti, così come la pronta disponibilità di preservativi e lubrificanti
  • Le cannucce usate per sniffare possono essere contaminate con tracce di sangue e non devono essere scambiate per evitare contagio virale
  • Quando vengono iniettate, si deve avere la cautela di usare siringhe monouso, non scambiandole mai, e si devono scegliere a rotazione i punti di iniezione;
  • Non devono essere assunte per più giorni a fila per evitare l’insorgere della dipendenza.

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