Cosa è, come si usa e quanto se ne usa
Mefedrone (4-metilmetcatinone), il più comune dei catinoni sintetici.
Denominazioni correnti: Meph, sali da bagno, concime per piante, Miao, M-cat, Sub-coca, Mcat, Topcat, Meph, Ivory Wave
Inserito nella Tabella 1 del Testo unico sugli stupefacenti (DPR 309/90)
I catinoni sintetici, come il mefedrone, hanno un’azione centrale simile alle amfetamine.
Il mefedrone è una polvere bianca o giallina, spesso in cristalli che devono essere macinati.
Abitualmente il mefedrone viene sniffato o, avvolto in una cartina da sigaretta, ingoiato (“bomba”) come una pillola. Può essere iniettato o introdotto per via anale tramite una siringa, dopo essere stato sciolto in acqua.
Il mefedrone viene venduto in bustine da 1 grammo, che rappresentano anche il quantitativo che viene sniffato in una sessione.
Se viene sniffato, l’effetto insorge dopo pochi minuti e dura per 2-3 ore. In genere viene preso più volte durante una stessa sessione per mantenere l’effetto.
In genere il mefedrone si trova tagliato con altre sostanze: è difficile che gli effetti tossici siano distinti e separati da quelli delle altre sostanze che sono tagliate assieme al mefedrone e che sono in genere degli stimolanti amfetaminosimili.
Sostanze che hanno un’azione simile
metilenediossipirovalerone (MDPV), butilone, etilcatinone, etilone, 3- e 4-fluorometcatinone, metedrone, metilone, pirovalerone, 3-MeOMC; 3-MMC; 4-BMC; 4-MEC; 4-MeO-a-PVP; 4-MeO-PBP; 4-MeO-PV9; 4-MPD; 4F-PV8; 4FPV9; 4F-PVP; a-PBT; a-PHP; a-PVT; dibutilone; DL-4662; etilone; MDPPP; MOPPP; NEB; pentedrone; PV-8, MDPK, MTV, Flefedrone, Nafirone.
Effetti desiderati
Gli effetti stimolanti sono simili a quelli di cocaina e ecstasy.
La concentrazione, la capacità di muoversi, di parlare e di apprezzare la musica aumentano.
Sesso e mefedrone
Diventano più forti le fantasie erotiche, il desiderio e le performance sessuali. Disinibizione del comportamento sessuale, con prolungamento della durata del rapporto e maggiore intensità dell’orgasmo.
Il suo effetto può richiedere l’uso di Viagra per avere un’erezione soddisfacente e raggiungere l’orgasmo.
Viene spesso associato al GHB/GHL per contrastarne l’azione sedativa.
Usare mefedrone e altri chems in associazione riduce le inibizioni sessuali, il che significa aumento del rischio di contrarre infezioni a trasmissione sessuale (come HIV e epatite C) e rischi di natura sociale, perché si possono avere rapporti sessuali che potrebbero non essere desiderati da sobri.
Effetti tossici e rischi
I rischi da mefedrone sono: agitazione, veloce battito cardiaco, aumento della temperatura corporea, palpitazioni, vomito, aumento della pressione arteriosa, dolori toracici, forte mal di testa e convulsioni.
In genere il mefedrone si trova miscelato con altre sostanze: è difficile che gli effetti tossici siano distinti e separati da quelli delle altre sostanze che sono tagliate assieme al mefedrone e che sono in genere degli stimolanti amfetaminosimili.
Iniettato in vena molto frequentemente scatena problemi psichiatrici e neurologici: paranoia, fantasie di suicidio, comportamento aggressivo e violento, tremori e rigidità come nei malati di Parkinson.
Effetti tossici quando si usa abitualmente
Danni ai denti che vengono digrignati in modo involontario. Riduzione dell’appetito. Irritazioni nasali e ulcere nelle narici. Nausea e vomito. Insonnia e incubi. Alterazione della capacità di mettere a fuoco le immagini e di concentrare il pensiero. Problemi di memoria. Allucinazioni, ansia, dolori di testa.
Dipendenza
Non si parla di dipendenza grave, ma il mefedrone causa una forte necessità di ripeterne l’uso, con un veloce aumento delle quantità necessarie per ottenere l’effetto desiderato.
Astinenza
Non si tratta di astinenza grave, ma interrompere la somministrazione abituale provoca agitazione, malessere generale e la necessità di muoversi continuamente.
Interazione con farmaci e droghe
L’associazione con alcol potenzia gli effetti del mefedrone e può portare a gravi aritmie cardiache.
Gli altri stimolanti ne incrementano il rischio di tossicità.
Alcuni antimicotici per via orale(ketoconazolo, itraconazolo, fluconazolo), gli antibiotici macrolidi (eritromicina, claritromicina, troleandromicina) e la cimetidina sono potenti inibitori dell’eliminazione del mefedrone. Anche alcuni componenti naturali presenti nel succo di pompelmo (narigenina, quercitina) svolgono la stessa azione, quindi ne prolungano l’effetto e aumentano la tossicità.
Aumentano la tossicità del Mefedrone anche altri farmaci: amiodarone, citalopram, codeina, fluoxetina, aloperidolo, metadone, paroxetina, acido valproico.
Interazione con la terapia antiretrovirale
Il cobicistat, presente in alcune terapie antiretrovirali, per la sua azione inibitoria rallenta il metabolismo e aumenta la tossicità del mefedrone.
Gli utilizzatori abituali di mefedrone non seguono in modo adeguato la terapia antiretrovirale.
Gli EDA (Agenti della Disfunzione Erettile) sildenafil, tadalafil e vardenafil ed , chiamati anche Viagra, presi assieme vengono eliminati più lentamente. I pazienti che assumono cobicistat o ritonavir avranno una più lunga durata d’azione degli EDA. Gli effetti tossici sul cuore e la circolazione si potenziano per l’azione combinata di queste sostanze.
Consigli per un uso più sicuro del mefedrone
Le sostanze amfetamino-simili:
- Stimolano un’attività fisica eccessiva. Si deve bere acqua in modo adeguato, evitando di esagerare per evitare di diluire troppo i liquidi del corpo
- Non devono essere prese con altre sostanze, in particolare alcool e cocaina, perché aumenta il rischio di intossicazione, con conseguenze anche molto gravi
- Possono portare ad una attività sessuale non controllata. Le precauzioni per il sesso sicuro devono essere mantenute sempre presenti, così come la pronta disponibilità di preservativi
- Le cannucce usate per sniffare possono essere contaminate con tracce di sangue e non devono essere scambiate per evitare contagio virale;
- Quando vengono iniettate, si deve avere la cautela di usare siringhe monouso, non scambiandole mai, e si devono scegliere a rotazione i punti di iniezione; non devono essere assunte per più giorni a fila per evitare l’insorgere della dipendenza.